sabato 19 luglio 2014

Per chi inizia a dipingere pag. 7

L’oltremare,  un blu che contiene del rosso, è più caldo del blu di Prussia, che tende
al verde. Il rosso di cadmio è più caldo del cremisi di alizarina, che ha in se una punta di blu. Poiché i colori caldi sembrano avanzare e i colori freddi recedere, usando
tinte calde in primo piano e quelle fredde sullo sfondo è possibile dare ai paesaggi profondità e atmosfera.

IL colore locale

È il colore proprio dei corpi ad esempio: un fiore azzurro, una sfera rossa un vestito
giallo ecc. ma, naturalmente, un fiore, una sfera, un vestito sono corpi che hanno un volume; quando sono illuminati, appaiono in diverse gradazioni di colore, causate dagli effetti di luce e ombra.  È possibile, inoltre, che questi colori siano influenzati da altri colori vicini.

Il colore tonale

 È il colore alterato dagli effetti di luce e ombra. In un oggetto vi sono parti più chiare e parti più scure. Le prime perché ricevono la luce con maggiore intensità (con un angolo di incidenza che le fa riverberare), le parti più scure si trovano in maggiore o
minore opposizione rispetto alla provenienza della luce e rimangono pertanto più o meno in ombra. In tutti gli oggetti il colore tonale può subire l’influenza dei colori
riflessi. Il colore tonale è quindi, una variante più o meno scura del colore locale,
generalmente influenzato dal riflesso degli altri colori.

Il colore riflesso

Tutti i corpi, esposti alla luce, ricevono, particolarmente nelle parti in ombra, l’influenza del colore-ambiente, dei colori riflessi dai corpi più vicini. La parete in ombra di una casa dipinta di bianco, può diventare verdognola, arancione, giallastra, ecc. come conseguenza dei colori riflessi da un gruppo di alberi vicini, o dalla terra di colore rossiccio o giallastro che la circonda.   

    L’ombra buona e l’ombra cattiva

Per trovare il colore tonale di un corpo, non basta semplicemente scurire il colore locale: nel colore tonale esistono sempre delle luci e dei colori riflessi  da superfici
e corpi vicini, che modificano, più o meno sensibilmente, il colore proprio, generale
del corpo.


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Per chi inizia a dipingere pag. 6

                      Il colore nell’ambiente

· Quando il sole splende ed è mezzogiorno l’ambiente è illuminato da una luce
bianca.
· All’alba, o aurora, la luce non è bianca. Il cielo si tinge di rosa. La luce ha una
componente rossa.
· Al tramonto, gli oggetti, le superfici chiare o trasparenti appaiano tinte di rosso
Arancio; il cielo manda fiamme all’orrizzonte, l’acqua riflette come uno specchio ondulato il sole che si abbassa.  Al giallo, della luce del sole, si contrappongono per
contrasto ombre complementari viola e alle striature arancio del cielo i blu delle
montagne.

Il linguaggio del colore

Ogni colore ha quattro proprietà fondamentali: tinta, tono, intensità e temperatura.

Tinta: con questo termine si indica il colore nella sua forma più pura e semplice, come il rosso, il verde, il blu ecc. indipendentemente dalle variazioni provocate dal modo in cui la luce cade su di esso.

Tono: si riferisce a quanto chiaro o scuro sia un colore. Per esempio: il rosso chiaro
e quello scuro sono della stessa tinta ma di diversa tonalità. I contrasti tonali hanno
un grande impatto visivo.

     Intensità

Si riferisce alla relativa forza o debolezza di un colore. Usati come escono dal tubetto i colori sono al massimo della loro intensità; miscelandoli con altre tinte se ne riduce la brillantezza.

  Temperatura

I colori vengono definiti caldi o freddi. I rossi, gli arancioni, e i gialli sono classificati caldi,
mentre i blu,i verdi e i viola vengono classificati come freddi. Tuttavia all’interno
di queste divisioni ci sono vari gradi di calore e di freddezza :




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venerdì 18 luglio 2014

Per chi inizia a dipingere pag 5

          Il reciproco influenzarsi delle tonalità

Tutti i colori e i toni vengono influenzati dai colori vicini; pertanto ciascun tocco di colore che si aggiunge al dipinto altera il rapporto fra i colori già presenti.
Per esempio: un colore vivace appare ancora più vivido quando viene posto accanto
a un colore neutro o  spento, che lo rafforza per contrasto. Un tono scura appare an
che più scuro quando viene accostato a un tono chiaro.
Queste dinamiche visive rendono interessante ed espressivo un dipinto.

Scelta dei colori da mescolare

Quando si mescolano due primari, il colore risultante è un secondario. Es. blu e rosso , entrambi  primari, mescolati danno il viola.
Se il blu utilizzato è il cobalto, si otterrà un viola grigiastro perché nel blu  cobalto
vi sono tracce di verde e si è visto  che la mescolanza di verde e rosso da un  grigio
bituminoso. Per produrre un viola più puro occorre un blu meno ricco di verde,  tendente al viola  e quindi il blu oltremare.
La mescolanza di colori complementari o di loro affini crea  colori grigiastri.
Altro esempio: mescolando un rosso  arancio vivo come il cadmio scarlatto, qualora mescolato al blu non darebbe un viola puro perché il blu e l’arancione sono complementari. Il rosso più indicato è quindi il più violaceo: il cremisi di alizarina o il magenta.

Per ricavare il verde più brillante dagli altri colori, si deve scegliere il blu più verdastro (blu di Prussia). Il blu cobalto, lievemente più verde del blu oltremare non è altrettanto adatto a creare verdi intensi per la sua opacità.
Per quanto riguarda i gialli: il giallo di cadmio e il giallo ocra danno verdi caldi, mentre il giallo limone crea verdi più freddi  e bluastri.

L’arancione si ottiene da rosso cadmio  e giallo cadmio, con i rossi come  l’alizarina
e gialli come gialli limone si hanno gradazioni di arancioni meno  intensi e vivaci
perché l’alizarina e il giallo limone tendono al blu e l’arancione e il blu sono complementari.
 
Contrasto, arretramento, avanzamento

· Colori contrastanti, come un chiaro e uno scuro o come due complementari vicni,
creano un effetto di contrasto simultaneo.
.– I colori luminosi danno l’impressione di avanzare verso l’osservatore, quelli più
scuri, o freddi, di arretrare. Il fondo giallo avanza verso di noi, verde e blu si armonizzano e hanno poco contrasto. L’effetto di avanzamento e arretramento crea una sensazione  ottica di tridimensionalità.
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per chi inizia a dipingere pagina 4

Verdi-
Mescolando i gialli con i blu o con il nero, si ottiene tutta una serie di verdi.

Verde veronese: scuro e trasparente, freddo e tendente al blu. Unito al bianco dà vita a verdi tenui e freddi che non si possono ottenere mischiando il giallo e il blu.

Verde cromo e verde cadmio: entrambi chiari e ricchi di giallo, d’aiuto per   dipingere il fogliame

Terra verde: usato puro può richiamare le foglie scure dei paesaggi. Usarlo nelle    mescolanze per modulare le tinte del cielo, del mare, del fogliame
   dei fiori e della pelle.

Viola-
Possono ricavarsi mescolando rossi coi blu

Viola Winsor: mescolato con il cremisi di alizarina e un tocco di bianco consente di
     realizzare pressoché tutte le gradazioni dei viola. È di grande utilità
     per ritoccare i blu del cielo e del mare, per produrre i grigi coi gialli       i marroni e i verdi.

I neri e i grigi-
Il nero, usato in dosi minime, serve anche a scurire tutti i verdi ma compromette la vitalità degli altri colori.

Nero d’avorio:neutro e trasparente, può essere  utile per dipingere le ombre più scu      re.

Grigio di Payne: nero diluito, si presta a modificare i blu, i marroni e i verdi.


Bianchi-

Bianco di titanio: si usa per  schiarire tutti i colori.

 



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Per chi inizia a dipingere colori pagina 3



                       I colori necessari in una tavolozza
Blu–

Blu oltremare: molto intenso e ricco, colore brillante e versatile, si presta bene ad                                essere mescolato con altri colori. Intonazione leggermente violacea
Blu cobalto: toni più chiari dell’oltremare e verdognoli.

Gialli-

Giallo cadmio: note  arancioni è caldo; mescolato ai blu dà vita a una gamma di
                             verdi dorati e caldi.
Giallo limone: è più freddo e pallido del cadmio, combinato con il blu crea una
                           serie di verdi bluastri.

Giallo ocra: è un giallo scuro vicino ai marroni e assai forte, ottimo per le miscele
                       se  usato in piccole quantità.

Giallo Napoli: adatto a dipingere le tonalità della carnagione, lo si può imitare
                           mescolando  giallo ocra con il bianco e pochissimo giallo di cadmio

Marroni-

Terra di Siena naturale: appena più rossastra del giallo ocra e meno carica

Terra d’ombra naturale: un marrone molto versatile, tendente al verde, ideale per
                                               attenuare i blu, i gialli e i verdi

Terra di Siena bruciata: marrone intenso, con riflessi gialli rossicci, mescolata con
                                             il bianco da un rosa caldo. Si usa spesso nelle amalgame                                               di blu  e bianco per ricavare le tonalità del cielo.

Terra d’ombra bruciata: utile ma non indispensabile, il più marrone dei marroni.

Rossi-

Rosso di cadmio: unito al bianco dà un rosa caldo, col blu forma un viola molto im                                  puro. I risultati migliori si hanno utilizzandolo così come esce dal
                                 tubetto oppure scurito con il cremisi di alizarina o schiarito con
                                  il giallo ocra. mescolato con il giallo di cadmio dà vita ad un
                                 arancione brillante. 

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domenica 13 luglio 2014

per chi inizia a dipingere pag..2


                                        Combinazione dei colori

Mescolando un colore col bianco si ottiene un nuovo colore che però perde di vivacità;
Ad esempio il rosso di cadmio si riduce ad un rosa opaco.
I colori intermedi tra due originari si ottengono mescolando un colore con un altro simile o affine,ad esempio : mescolando il giallo con i verdi. Questo è il
 miglior modo di schiarire  o scurire  colori brillanti senza comprometterne la lucentezza: un tocco di giallo darà maggior vigore  ai verdi più cupi come il verde veronese o
 la terra verde .
Il giallo di cadmio viene scurito con l’aggiunta del giallo ocra; il rosso di cadmio si scurisce mescolandolo con il cremisi di alizarina.
Mescolando i colori complementari, es. rosso e verde, si ottiene un grigio scuro e opaco. Un grigio si ottiene anche dalla miscela di giallo e viola, o blu e arancione.
                             
                                         Mescolanze sconsigliate
Giallo Napoli con cromo, cadmio, oltremare e colori di ferro
Ocra gialla  con cromo, vermiglione, Prussia,
Gialli di cadmio con Napoli, vermiglione, Prussia
Terra di siena con vermiglione, Prussia 
Rosso cadmio con Napoli, smeraldo, veronese, vescica, Prussia, terra                                    d’ombra.
Vermiglione  e cinabrio con ocre, verde smeraldo, blu di Prussia, blu oltre-                                                 mare Terre e bruno Van Dik
Rosso alizarina con oltremare
Lacca di garanza con ocre, vescica, smeraldo, veronese Siena, d’ombra,
                                   terra rossa.
Verde cadmio con Napoli, cromo,
Blu oltremare con Napoli
Blu cobalto con d’ombra, bruno Van Dik, colori ferrosi
Blu di prussia con vermiglione, d’ombra, bruno Van Dik, ferrosi
Viola cobalto con ocre,
Colori d’alzarina con oltremare

                                           Colori che vengono prodotti

I colori ad olio vengono prodotti in due versioni,  una per professionisti e una ,
più economica, per studenti.
Il tipo professionale contiene più pigmento e meno sostanze leganti: i colori sono più carichi e si amalgano meglio, non perdono in  intensità e non ingialliscono troppo con il tempo.

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per chi inizia a dipingere pag.1



                                                I colori

L’ingrediente principale di tutti i colori è una sostanza colorante -  un pigmento -
che viene amalgamata ad un legante, atto a stabilizzare il pigmento sulla superficie
da dipingere.
Come pigmenti si utilizzano sostanze minerali, animali e vegetali presenti in natura.
Dal primo ottocento in poi, si è cominciato a produrre artificialmente alcuni colori assai stabili.
                                            I colori ad olio

Si presentano come una pasta densa e cremosa, costituita da pigmento ( sostanza organica colorata presente nelle cellule dei tessuti animali e vegetali, ottenuta anche artificialmente) in polvere stemperato in un olio siccativo naturale, quale è l’olio di semi di lino o l’olio di papavero.
( Nei colori ad acquerello il pigmento viene stemperato con colla arabica)
Alla pasta del colore, per renderlo più fluido sulla tela, vengono spesso aggiunti  l’olio di lino e la trementina miscelati o utilizzati singolarmente.
L’olio di lino contribuisce a rendere più lucida la superfice del quadro, la trementina le conferisce maggiore opacità.
E’ importante ricordare che, qualora il colore debba essere applicato in strati successivi, occorre attendere che ciascuna mano sia asciutta prima di stenderne un’altra, per evitare che la superficie si incrini col tempo.
Per la stessa ragione è opportuno applicare l’impasto più denso, cioè quello diluito
con maggiore quantità di olio, sopra l’impasto diluito con i solventi (trementina)
e quindi più fluido: grasso su magro.

                                      Lo spettro cromatico

Nel cerchio ideato  da J. Itten e diviso in dodici parti, al centro del triangolo si vedono i tre colori primari,giallo, rosso e blu. Ampliandolo ad esagono si ottengono colori secondari ( arancio, viola, verde che sono mescolanze dei colori primari).
Nel cerchio che racchiude l’esagono sono rappresentati sia i  sei colori - primari e
secondari-  sia i colori intermedi quelli cioè ottenuti dalla mescolanza dei primi con
i secondi: giallo, giallo arancio, rosso arancio, rosso, viola rosso, viola, viola azzurro, azzurro, verde azzurro, verde, giallo verde.
I colori che nel cerchio si trovano contrapposti sono colori complementari; il rosso è
il colore complementare del verde, il giallo del  viola, l’arancione del blu.
La mescolanza di un colore con il suo complementare dà il grigio.
                                           

                        
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martedì 1 luglio 2014

I colori nella pittura n 2

I tre colori primari:
Giallo, Blu, Rosso.

Ruota dei colori

Colori secondari:
1\2 primario + 1\2 primario
 Giallo+ blu =  verde
  Rosso+ blu= viola
  Rosso+ Giallo= arancio

I colori terziari :
Mescolando i secondari ecc.


Nella ruota dei colori , si
Chiamano complementari ì
I colori che si trovano uno
difronte all’altro

Definizione dei colori primari, secondari, terziari-



I colori primari sono: il rosso il giallo e il blu. I secondari, che si ottengono miscelando tra loro due primari, sono il verde, il viola e l’arancio.
Per ottenere i colori terziari occorre mescolare un colore primario con un secondario attiguo.
I colori armonici si suddividano in tre “famiglie” principali. La prima comprende la gamma che va dall’arancio al viola, incluso il rosso primario e i colori terziari rosso-arancio e rosso-viola.
La seconda comprende la gamma che va dal verde all’arancio, passando per il giallo, il giallo-verde e il giallo-arancio. Infine la terza “famiglia”, va dal viola al verde, includendo il blu, il blu -verde e il blu -viola. I seguenti petali dei fiori si ottengono con le seguenti miscele.
Colori primari (identificati col n° 1):
1a Rosso = rosso di cadmio + carminio di alizarina in parti uguali.
1b Giallo = giallo di cadmio + giallo di cadmio limone in parti uguali
1c Blu     =  blu cyan (blu di Prussia) più un po’ di bianco) .Azzurro del fiordaliso.

 
Colori secondari (identificati col n°2):
2a Arancio = rosso cadmio + carminio di alizarina + giallo di cadmio + giallo di cadmio limone in                        parti uguali
2b verde     = due parti di blu cyan + una parte di giallo di cadmio + una parte di giallo cadmio limone
2c viola       = Due parti di blu cyan + una parte di rosso di cadmio + una parte di carminio di alizarina

Colori terziari ( identificati col n3):
3a  Rosso - arancio = Rosso (1a) + arancio (2a)   in parti uguali
3b  giallo– arancio = giallo (1b) + arancio (2a)           
3c  giallo  - verde  = giallo (1b)  + verde (2b)              
3d  blu-verde   = blu (1c) + verde (2b)                          
3e  blu -  viola = blu (1c)  + viola (2c)                           
3f   rosso– viola = rosso (1a) + viola (2c)                       

Mescolanze dei colori. Esempio di mescolanza additiva e sottrattiva.
Prendiamo tre raggi luminosi nei colori fondamentali ( giallo verdastro, rosso arancio e blu violaceo) e proiettandoli sovrapponendoli su uno schermo bianco: otteniamo una luce bianca. Abbiamo appena fatto una mescolanza (immateriale) di tre fasci di luce colorata. Se facciamo invece una mescolanza materiale, che consiste nel mescolare insieme delle materie coloranti sotto forma di pittura, abbiamo una mescolanza sottrattiva: in questo caso i tre colori primari  - giallo, rosso e blu -  non danno un bianco ma un nero teorico che, in pratica, è piuttosto un grigio scuro.
Riassumendo:
1 sono “ aggiuntive “ le mescolanze di raggi di luce colorati.
2 sono “ sottrattive” le mescolanze di pigmenti colorati.

La miscelazione dei colori.
Escludendo il bianco e il nero, esistono solo tre colori che non possono esse formati mescolando altri colori: il rosso, il giallo e il blu, chiamati colori primari ( o elementari). Le mescolanze di due colori primari, formano altri colori, definiti secondari. Ma, come si può vedere dalla ruota dei colori esistono diverse versioni di ogni colore primario e il colore secondario dipenderà da quale rosso, o blu o giallo si usa.
Dalla ruota dei colori si può vedere che i colori secondari più brillanti sono formati da colori primari che tendono l’uno verso l’altro. Per es. , un arancione brillante è formato mescolando rosso cadmio che tende al giallo, e giallo cadmio che tende al rosso.   


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